I pinoli sono il frutto di una particolare specie di pino. Si trovano dentro la pigna, che è l’involucro che di fatto protegge i semi. Inoltre, il pinolo è chiuso dentro il suo guscio. Ormai sono diventati un prodotto di larga diffusione, perché nei nostri negozi di generi alimentari se ne trovano di già sgusciati e divisi in pratici sacchetti.
Il pinolo è quindi un classico frutto oleoso (un frutto secco al pari di mandorle e noci) che ormai è presente abitualmente sulle tavole degli italiani, mangiato così come comprato o inserito in numerose composizioni culinarie. Ma fanno bene alla salute o no e poi, se mangiati non tostati sono nocivi? Vediamo tutto ciò che c’è da sapere su questo seme.
Un prodotto altamente energetico
I pinoli sono alimenti di origine vegetale e sono estremamente energetici. Infatti è elevato il contenuto di lipidi che raggiunge circa il 50% dell’intero peso del pinolo secco. I pinoli non hanno colesterolo, ma sono ricchi di trigliceridi. Gli acidi grassi contenuti nel pinolo sono nella stragrande maggioranza di essi, insaturi e tra questi, l’acido linoleico ha un elevato impatto sul colesterolo, che come dicevamo nei pinoli è pressoché assente.
Il 30% del peso di un pinolo secco è costituito da proteine. Nel pinolo è presente anche l’arginina, un aminoacido che secondo la medicina, rappresenta un vasodilatatore, utile sembrerebbe per il trattamento dell’ipertensione e dei disturbi sessuali dell’organo maschile, come è la disfunzione erettile. Naturalmente si tratta di studi e teorie che lasciano il tempo che trovano davanti a soggetti con patologie particolari o con condizioni di salute altrettanto particolari.
Il consiglio del proprio medico curante quindi è sempre necessario prima di passare ad abusare di un prodotto in base a articoli, teorie e studi medici. I pinoli sono abbastanza ricchi di fibra alimentare, oltre che di ferro e fosforo. Dal punto di vista dell’apporto vitaminico invece, i pinoli sono ricchi di vitamina E, vitamina B1, B2 e PP.
Come si consumano i pinoli?
I pinoli al pari di molta altra frutta secca, sono un prodotto piuttosto calorico e quindi non propriamente indicato per le diete dimagranti o per la cura del sovrappeso. 100 grammi di pinoli essiccati apportano circa 600 Kcal. Il pinolo e le sue modalità di utilizzo culinario sono soggetti a teorie e studi spesso contrastanti. Dal punto di vista del gusto, c’è chi li preferisce crudi e chi invece li preferisce tostati. Secondo alcune teorie, i pinoli andrebbero mangiati sempre tostati, perché così si eliminerebbero eventuali parassiti nel frutto, figli del deposito di uova di insetto nel pinolo.
Come dicevamo, ci sono opinioni contrastanti su come mangiare i pinoli anche perché non esistono studi scientifici e medici comprovati ed a prova di errore sia in quelli che propendono sulla pericolosità del consumo di pinoli crudi che in quelli che propendono sulla loro innocuità . Sui pinoli però ci sono alcuni problemi di allergia. C’è addirittura una normativa Ue, la direttiva 2007/68/CE che però non ha inserito i pinoli tra i prodotti alimentari che devono recare sull’etichetta gli elementi contenuti che possono dare allergie.
Alcune teorie però dicono che i pinoli possono causare reazioni allergiche. Uno studio pubblicato sul Journal of Asthma and Allergy, elenca i pinoli tra i nove semi oleosi che più frequentemente causano reazioni, anche se si sottolinea come solo il 5% degli allergici hanno mostrato sintomi con i pinoli, rispetto a quelli che si sono nutriti di noci, mandorle, anacardi, nocciole e pistacchi.